" SIAMO VENUTI PER ADORARLO "
( Mt. 2,2)


La nostra Associazione: A.C.S.M.A.M. : Associazione Culturale Santa Maria Ai Monti diretta dal P. Superiore dei Passionisti di Napoli, Mario Caccavale e la presidenza dei laici: Enzo Franco, Enzo Stellato, Renato Oriente e Enzo Fiorentino e Giuseppe Stellato, Diano Roberto cosciente di appartenere al gran popolo di Dio e di operare nella Chiesa secondo le norme dettate dal Vaticano II e dei documenti Conciliari al Cap. IV del " De Ecclesia" e " Decreto sull'Apostolato dei laici"...

non si lascia sfuggire occasione per invogliare tutti ad amare Dio, adorarlo e servirlo nelle varie feste annuali: Natale, Pasqua, Festa di S. Paolo della Croce, 19 ottobre, fondatore dei missionari passionisti e del più simpatico e giovane santo passionista Gabriele dell ' Addolorata, 27 febbraio ... Quando vedo i soci, e sono un buon numero: uomini, giovani, donne, ragazzi (... ), mi fanno ricordare una superba parola tramandata sino a noi del celebre generale romano, Pompeo. All'inizio della guerra civile, a chi gli chiedeva quali forze avesse per opporsi a Cesare, rispose con fronte alta e sicura: " In qualsiasi punto d'Italia io batterò il mio piede, ne balzeranno soldati ed eserciti". Millanteria! (da schemi di conferenze di Mons.F. Olgiati). .Per Gesù non è stata una bravata (...). Ha ottenuto con amore,tutto quanto ha voluto. Da quel giorno che scelse i dodici: da Simon Pietro a Giuda... (Mt. 10. 1-4) e poi i "settantadue " (Lc. 10) senza escludere le donne: " Erano tutti concordi, e si riunivano regolarmente per la preghiera con le donne, con Maria, la Madre di Gesù, e con i suoi fratelli..." (Atti. 1.14 ss) al comando... "Andate in tutto il mondo predicate il Vangelo, a tutte le creature " (Mc. 16.1-5-ss ). ad oggi, i laici non sono mai mancati nella Chiesa di Cristo. Insieme a preti, missionari, suore... hanno saputo sempre lavorare nella vigna del "Signore". Nella Chiesa il laicato ha il suo posto attivo ad egual diritto della gerarchia (papa, vescovi, sacerdoti, diaconi). “Oggi, questa spinta della Chiesa, forse la spinta dello Spirito Santo è che i sacerdoti facciano sempre più i sacerdoti, e i laici prendono coscienza della loro posizione veramente da adulti, chiamati nella storia in nome della Chiesa, a saperla trasformare in Regno di Dio". S.Pietro si rivolgeva ai primi cristiani così: "simili a pietre viventi, siete edificati come edificio spirituale per un sacerdozio santo, allo scopo di offrire vittime spirituali bene accette a Dio, per mezzo di Gesù Cristo." Voi siete la stirpe eletta, sacerdozio regale, nazione santa, popolo di acquisto, per annunciare le virtù di Colui che dalle tenebre vi chiamò alla meravigliosa sua luce". (Cfr.2. Pt. 5). Coscienti di tutto questo; i nostri dell' ASSOCIAZIONE: A.C.S.M.A.M, rispondono con i fatti, opere, entusiasmo, alla vocazione: sacerdotale, profetica e regale di Cristo. Ogni domenica, nella nostra chiesa di S.Maria ai Monti, partecipano alla celebrazione Eucaristica che ordinariamente è presieduta dal nostro M.R.Padre provinciale, Antonio Rungi che, con dotte e pratiche omelie, sprona tutti ad amare il Signore, a saper vivere di Cristo sacramentato e farlo amare (...). Sono loro, i soci a preparare tutto: Renato Oriente per l'accoglienza e visite guidate ai luoghi storici del Convento di S. Maria ai Monti, e con Enzo Fiorentino ne curano l' ordine, le letture e tutto quanto serve per il sacrificio della Messa, mentre il giovane, Roberto Diano, anima i partecipanti con canti, preghiere e con attiva consapevolezza del momento solenne... sa coinvolgere tutta l'assemblea che in profondo raccoglimento loda il Signore. Con il loro dirigente laico, Enzo Franco e consiglio, preparano le principali feste liturgiche dell'anno, studiando le varie coreografie da rendere facile l' espressione del momento e il significato. In questo anno liturgico incorso hanno preparato un santo Natale veramente meraviglioso, attraente, tutto vangelo, seguendo la linea del Papa Ratzinger, Benedetto XVI attraverso il libro che ha scritto: "Immagini di speranza"(...) preparando un significativo presepio come Francesco d' Assisi a Greccio. Semplice nello stile ma profondo nel significato... un pò di paglia a terra, la Madonna da un lato, Giuseppe dall'altro e le due famose bestiole: il bue e l'asinello che il poverello d' Assisi ha messo per primo nel presepio che poi, non sono frutto o prodotti di fantasia o di esagerata pietà che stanno lì per riscaldare il Dio Bambino (...) ma con un significato profondo preso da uno dei più grandi profeti dell'antico testamento, Isaia, che così scrive (1,3): ”Udite cieli, ascolta terra, perché il Signore dice: ho sollevato e fatto crescere figli, ma essi si sono ribellati contro di me. Il bue conosce il proprietario e l 'asino la greppia del padrone, ma Israele non conosce e il mio popolo non comprende" (.. ss). I Padri della Chiesa videro in queste parole una profezia che fa riferimento al nuovo popolo di Dio, alla Chiesa composta di giudei e pagani. Davanti a Dio tutti gli uomini, giudei e pagani, erano come buoi e asini, privi di intelligenza e conoscenza. Ma il Bambino nella mangiatoia ha aperto loro gli occhi, cosicché essi ora riconoscono la voce del proprietario, la voce del loro Signore" (Cfr. Immagini di Speranza di Papa Benedetto XVI, pag. 14-15). Da un altro lato del presepio, hanno posto, in piena evidenza, i famosi tre Magi che arrivano da lontano ed avendo smarrita la stella si rivolgono alla autorità del luogo, ad Erode che era re il quale rimane sorpreso nell'apprendere la notizia della nascita di un nuovo Re (...). Dov è il Re dei giudei che è nato? Abbiamo visto la sua stella e siamo venuti per adorarlo" (cfr. Mt.2,2). Un viaggio fatto con un preciso scopo: "Siamo venuti per adorarlo”. Perchè essi credevano in questo Bimbo divino che sarebbe dovuto nascere e stanno lì, davanti al "Piccolo Dio" per “adorarlo". I nostri dell'associazione questa finalità si erano prefisso e l'hanno raggiunta con la gente venuta a S. Maria ai Monti nel periodo natalazio: a conoscere, adorare, a magnificare, a lodare il "DIO UMANATO" che, come un povero bambino, giace inerme in una povera mangiatoia. Nel giorno dell'Epifania, 6 gennaio 2006, solennità, dopo la celebrazione Eucaristica, col P. Provinciale, Antonio Rungi, quasi tutti dell'Associazione e numeroso popolo chiudevano le feste natalizie col bacio del Bambino... in segno di adorazione.
MISS BEFANA
Non hanno fatto mancare anche un momento ricreativo e "Agape fraterna" che li ha visti tutti uniti, più di duecento, nel grande refettorio seicentesco del convento di S. Maria ai Monti con una tombolata e vistosi premi seguito da un succulente cenone preparato dall'improvvisato cuoco, Enzo Stellato che insieme alla sua Signora, Nicolina Cerullo, a Menale Nunzia, a Stellato Luisa e altre hanno allietata la serata. L 'animatore, Enzo Fiorentino, da par suo, bravo presentatore, ha saputo orchestrare la serata facendo eleggere tra le donne presenti la MISS BEFANA. Ordinariamente, quando si parla di Befana, si pensa sempre ad una vecchiaccia con tanto di naso e viso screpolato. Invece, quando l'innocente e piccola Floriana Nalbone estraeva il nome... chi esce? ... Patrizia Scolese tutt'altra che la fantastica vecchia Non vi dico i battimani, ovazioni e grosse risate ma poi quando la vestirono da befana: mutò aspetto, con tanto di naso, con in mano una scopa e cappellaccio in testa le risate aumentarono e tutto finì in allegria mentre Giovanni Cerino, il sempre presente fotografo della compagnia, allegrone e giovevole ci fotografava per non dimenticarci e dimenticare questi santi giorni.

Napoli 27 marzo 2006

L'addetto stampa P. Valentino Orefice