(Foto della manifestazione)

L’Associazione Culturale Santa Maria ai Monti (ACSMAM) di Napoli, presieduta dal superiore locale dei passionisti di Napoli, padre Mario Caccavale, con la collaborazione di Enzo Franco e Enzo Stellato, mi ha voluto, questa volta, alla guida del pellegrinaggio (21-23 ottobre 2005) nella ridente e verde Umbria: terra di santi, di poeti e artisti.

L’Umbria possiede due bei laghi, il vasto Trasimeno e il piccolo Piediluco con numerosi corsi d’acqua , tra cui il Tevere. Le piane e le vallate, chiuse tra la Toscana, Lazio e le Marche, sono punteggiate da antiche città che hanno scritto e vissuto gran parte della storia della nostra Italia: Perugia, Terni, Assisi di Francesco e Chiara, Gubbio, Norcia di Benedetto e Scolastica, Cascia di Rita, la santa delle cose impossibili, e tanti altri.Ecco le testimonianze di alcuni che hanno partecipato al sentito e riusciuto pellegrinaggio. Roberto Belliazzi e Signora: “Quanto è grande quel Francesco d’Assisi. Una figura diafana, che ti incanta, ti parla, e par che dicesse: “Amate Gesù come l’ho amato io; solo in lui troverete gioia, felicità, comprensione. Riporre fiducia negli uomini? No! Solo io, Gesù, posso darvi tutto. Amatemi!” Aldo Caccavale:“Ho trovato e provato tanta gioia nei giorni del pellegrinaggio che non la cambierei con nessuna altra della terra: il Poverello di Assisi, Benedetto da Norcia, salvatore della civiltà in tempi di barbarie, il promotore di una nuova architettura e cultura classica che si faceva guardare tanto, il patrono del vecchio continente, l’Europa. E tutti gli altri. Che mi hanno detto? “Senza Dio non si può vivere”. Enzo Stellato:“Quello che ho visto, ho sentito, ho appreso è semplicemente favoloso da farti innamorare di Gesù che solo sa compiere grandi cose nei suoi santi i quali mi hanno parlato ( ...) come un giorno a S. Scolastica parlò Gesù...:” Tutto puoi ottenere da me”, e la santa, pur di sentire parlare di Dio, delle cose del cielo, dal suo santo fratello, ottenne il miracolo di una pioggia torrenziale da impedire a Benedetto di poter ritornare all’ abbazia di Montecassino. Tutto sa e può ottenere la fede in Cristo.. Fede ci vuole, solo fede!...“Non ti stancare di sentire la voce di Dio” Coniugi Corcione: i santi ci hanno affascinati. S.Rita: una vita trascorsa tra tante peripezie, stenti,contraddizioni, brigantaggio, povertà, violenza è riuscita a rimanere legata a Gesù, a non perderlo mai di vista, e a saper compiere sempre bene il suo dovere di ragazza, di fidanzata, di sposa, di mamma, di suora.. Ella ci ha detto. “In tutti gli stati della vita possiamo farci santi”. Antonio Dovere e Signora:i santi ci hanno detto una sola parola, ma pesante, significativa, espressiva: imitateci”. Aldo Amato e Signora:“Non so da dove iniziare per tutto quello che mi è piaciuto: il raccoglimento, la ieraticità dei Santuari, il silenzio che ti avvolgeva, la preghiera, lo scoglio a Roccaporena sul quale Rita andava per passare ore di profonda intimità con il Signore che solo parla nel silenzio, nella solitudine e non in mezzo al chiasso del vano divertimento che lascia solo il vuoto. “ Quello che ti dà Gesù non te lo sa dare nessuno”. Giovanni Cerino:“mi sono sentito trasformato. Sono luoghi veramente santi che ti sanno dare qualcosa di divino, di grande, di soprannaturale. Ho fotografato questi luoghi per non dimenticare questi giorni” Giovanni De Vivo e consorte: “il messaggio l’ho ricevuto e percepito bene, specie quando ho visto quel monastero con tanti ricordi di S. Rita. Pensavo alla tragicità del suo vivere quotidiano per i tanti scontri avuti e che li ha saputo risolvere solo con Gesù, come il grande Poverello Francesco, che da ricco lasciò tutto per seguire la chiamata di Dio. Ho lodato il Signore per tanti benefici che ci fa e che, forse, non ce ne accorgiamo”. Roberto Diano:“lodiamo sempre il Signore con Francesco, Chiara, Benedetto, Scolastica e la simpaticissima Rita. Grazie a voi partecipanti e sempre forti, coraggiosi e arditi.  Andiamo avanti che già l’ACSMAM sta organizzando un altro pellegrinaggio a Lucca, a Santa Gemma Galgani.

L'addetto stampa P. Valentino Orefice